Il Museo
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L'interventismo e la guerra
Qui ritroviamo l’ultimo Corridoni, che matura in carcere, in quell’estate del ’14, dopo lo scoppio della Grande Guerra, l’adesione all’interventismo. Lui è a fianco del Belgio martire, della Francia repubblicana, contro le forze della reazione e del conservatorismo rappresentate dalla Germania e dall’Austria. La guerra non lascerà le cose come prima: la guerra è la premessa necessaria della rivoluzione. Il Corridoni che scrive Sindacalismo e Repubblica nel riposo forzato del carcere e poi si lancia nella frenetica attività dei comizi interventisti è ancora il sindacalista che si prepara a diventare l’eroe, coerente con tutta la sua vita di agitatore. E poi il dramma della guerra vissuta, al fronte, dove lui, duce dei volontari, va consapevole incontro alla morte alla Trincea delle Frasche.